08 Giu Per Giulia Tramontano e il suo bambino
Per Giulia Tramontano- e il suo bambino – barbaramente assassinati dal suo compagno, per tutte le donne violate e uccise: si è svolta ieri pomeriggio a Piazza Plebiscito, su iniziativa della Consulta regionale per la condizione della donna, una mobilitazione collettiva che ha visto una foltissima partecipazione.
Erminia Della Corte, presidente della Commissione d’Albo dei tecnici della riabilitazione psichiatrica presso il nostro Ordine, rappresentante del Comitato Pari Opportunità degli Ordini regionali, ha non solo partecipato e promosso l’iniziativa ma anche sottolineato l’importanza dell’educazione culturale ai sentimenti e al rispetto delle persone all’interno delle famiglie.
“Al netto di fenomeni criminali – avverte – che in quanto tali non hanno sempre un sesso di preferenza tra i generi quello invece agito contro le donne all’interno spesso di dinamiche relazionali si configura appunto come femminicidio e rappresenta un’entità nosologica distinta in cui una personalità, in questo caso narcisistica e manipolatoria ma non per questo da considerare psicotica, agisce nella convinzione di dovere e potere soggiogare e dominare la volontà di una donna pur tradita e madre del proprio bambino.
In questo caso la violenza distruttiva emerge dalla manifestazione dell’indipendenza e volontà di troncare una relazione che finalmente si riconosce malata. Per l’aguzzino di Giulia la sua volontà autonomistica, la sua capacità di indipendenza, l’averlo smascherato per quello che era diventano una ferita insopportabili all’io narcisista”.
Secondo studi statistici la violenza di alcuni uomini nei confronti delle compagne durante i mesi della chiusura del rapporto sembra essere raddoppiata. Spesso le donne sono state colpite da pugni e schiaffi, bastonate con oggetti, strette al collo, ferite con coltelli sino ad essere uccise. In molti casi le compagne uccise sono vittime di omicidi premeditati e spesso con armi da fuoco o coltelli, o strangolamenti. Il sottrarsi alla manipolazione e soggiogazione di donne rese consapevoli di una relazione malata destabilizza la personalità narcisistica e manipolatoria che sfocia in atti drammatici atti di violenza di cui bisogna saper cogliere i segni premonitori per sottrarsene per tempo.
All’iniziativa va il pieno sostegno dell’Ordine Tsrm Pstrp, del presidente e del consiglio direttivo tutto con un pensiero particolare rivolto a Giulia e al suo bambino barbaramente uccisi.
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