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Parlamento europeo, il presidente dell’Ordine Franco Ascolese insieme al Consiglio direttivo e ai vertici delle Cda delle 18 professioni di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta, augura buon lavoro a tutti gli eletti

Parlamento europeo, il presidente dell’Ordine Franco Ascolese insieme al Consiglio direttivo e ai vertici delle Cda delle 18 professioni di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta, augura buon lavoro a tutti gli eletti

Ecco i nomi dei 76 deputati, partito per partito, che siederanno nel parlamento europeo per l’Italia

Fratelli d’Italia (25) 
Carlo Fidanza; Mario Mantovani; Giovanni Crosetto; Lara Magoni; Pietro Fiocchi; Mariateresa Vivaldini; Paolo Inselvini; Elena Donazzan; Stefano Cavedagna; Sergio Berlato; Alessandro Ciriani; Daniele Polato; Piergiacomo Sibiano; Nicola Procaccini; Marco Squarta; Carlo Ciccioli; Antonella Sberna; Francesco Torselli; Alberico Gambino; Francesco Ventola; Denis Nesci; Michele Picaro; Chiara Gemma; Giuseppe Milazzo; Ruggero Razza. 

Pd (20) 
Cecilia Strada; Giorgio Gori; Alessandro Zan; Irene Tinagli; Brando Benifei; Stefano Bonaccini; Alessandra Moretti; Elisabetta Gualmini; Dario Nardella; Matteo Ricci; Nicola Zingaretti; Camilla Laureti; Marco Tarquinio; Antonio Decaro; Lucia Annunziata; Raffaele Topo; Giuseppina Picierno; Alessandro Ruotolo; Georgia Tramacere; Giuseppe Lupo.

M5s (8)
Gaetano Pedullà; Sabrina Pignedoli; Carolina Morace; Gianluca Ferrara; Pasquale Tridico; Valentina Palmisano; Mario Furore; Giuseppe Antoci. 

Fi (8+1)
Letizia Moratti; Massimiliano Salini; Herbert Dorfmann (quota SVP); Salvatore De Meo; Fulvio Martusciello; Giuseppina Princi; Edmondo Tamajo; Marco Falcone, Flavio Tosi. 

Lega (8)
Roberto Vannacci; Isabella Tovaglieri; Raffaele Stancanelli; Angelo Ciocca/Paolo Borchia/Susanna Ceccardi/ Aldo Patriciello/Anna Maria Cisint

Alleanza Verdi sinistra (6)
Ilaria Salis; Mimmo Lucano; Benedetta Scuderi/Cristina Guarda/Francesco Borrelli/Leoluca Orlando (sulla base di quale circoscrizione scelgono Salis e Lucano, uno resta fuori); Ignazio Marino.

IL SUD
Quanto al Sud i premiati sono Fratelli d’Italia e Partito democratico che prendono cinque seggi a testa su 18. Degli altri otto scranni 3 vanno al Movimento 5 Stelle, 2 a Forza Italia, altrettanti alla Lega e una a Verdi-Sinistra. In ballo c’è l’ultimo seggio che, col complesso calcolo dei resti, potrebbe essere dare il quarto posto al M5S e toglierne uno alla Lega. Due vincitori spiccano tra tutti i candidati: Giorgia Meloni e Antonio Decaro sindaco uscente di Bari che prendono oltre mezzo milione l’una e mezzo milione di voti l’altro.
A Bruxelles a rappresentare il Sud ci saranno dunque per Fratelli d’Italia Alberico Gambino, unico campano della squadra meloniana, secondo dietro il premier, ex sindaco di Pagani (92mila voti), il pugliese Francesco Ventola (circa 88mila voti), sostenuto in Campania dal gruppo Moderati e riformisti di Stefano Caldoro. Poi il calabrese Denis Domenico Nesci (quasi 75mila voti), quindi gli esponenti di Fdi Michele Picaro (circa 55mila voti) e Chiara Gemma (46mila preferenze), entrambi baresi.
In Forza Italia ci sono il vicepremier Antonio Tajani (145mila voti), poco sotto i 100mila il coordinatore regionale campano Fulvio Martusciello e Giuseppina Princi, vicepresidente della Regione Calabria (84.221 voti).
Cinque gli eletti nel Pd. Oltre al presidente uscente dell’Anci Decaro gli altri sono tutti campani e vanno oltre quota 100mila voti: Lucia Annunziata, ( 242mila), Lello Topo  terzo con 127mila preferenze e secondo, dietro a Meloni, per voti ottenuti in Campania (quasi 115mila. Infine Pina Picierno (121mila) e Sandro Ruotolo (112mila).
Nel Movimento 5 Stelle ci sono il capolista ed ex vertice dell’Inps Pasquale Tridico (118mila), Valentina Palmisano (circa 43mila voti) e il pugliese Mario Furore (oltre 38mila). In bilico il quarto seggio con il casertano Danilo Della Valle in pole.
Da definire altri due posti alla Lega cpn l’ex Fi Aldo Patriciello (70mila preferenze), che potrebbe rischiare ma il primatista Vannacci (quasi 73mila voti), candidato in tutti i collegi potrà decidere dove far scattare la sua elezione. In quel caso Patriciello rientrerebbe in corsa anche se il seggio alla Lega fosse solo uno.
Lo stesso discorso vale per l’Alleanza Verdi-Sinistra con l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano primo (77mila voti) e il deputato napoletano Francesco Emilio Borrelli attestato attorno ai 50mila pronto a rientrare se Lucano scegliesse un’altra circoscrizione.
Tra i non eletti Raffaella Docimo, docente di odontoiatria pediatrica che raccoglie circa 35mila voti di cui 25mila in Campania con la speranza di essere eletta con i resti. Semaforo rosso per Vittorio Sgarbi. In Forza Italia restano fuori il presidente dell’Avellino Angelo D’Agostino (25mila voti) e Alessandra Mussolini che non va oltre i 7mila. Nel Pd buona prova del cattolico di Per Nicola Campanile con 22mila voti. Nel M5S resta fuori Laura De Vita (25mila voti) e il prorettore dell’Università di Salerno Maurizio Sibilio (20mila). In Avs buona performance, ma non tanto da essere eletta, dell’attivista palestinese Souzan Fatayer (23mila voti). Degni di nota i 35mila i voti raccolti da Michele Santoro con la sua Pace, Terra e dignità.

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